Candore, neve, cuore lieto, amore, ” è Natale ancor…”
Un propagarsi di musiche e canzoni, il suono di una cornamusa, un coro di voci, alcune bianche altre dal timbro altisonante, ad annunciare la festività, sentita da tutti, giovani ed attempati.
Ricordi vividi dei Natali passati, la bellezza dei Natali presenti, theessaywriter i propositi e le attese per quelli Futuri in un perpetrarsi di tradizioni, in un crescendo numerico di componenti familiari, di sezioni d’album e cadenze annuali, di foto a rimembrare i Natali e i bei momenti spesi in famiglia. Aneddoti e racconti, tavolate e cibi tipici, leccornie e dolci, allegria e lettere destinate al Babbo che abita nel freddo Polo Nord.
Se si facesse un sondaggio, gli intervistati avrebbero tutti una comune visione ed idea, il Natale è in famiglia, un piacevole ritrovarsi, un rincasare in terra natale dai posti del mondo più lontani, lo zio d’America, i cugini di Svizzera o Belgio, il nipote ricercatore, la famiglia emigrata in “Altitalia” che fa capolino al Sud o, al contrario. Un muoversi lungo lo Stivale per ricreare il nucleo e per sentirsi vicini fisicamente oltre che col pensiero. coursework writing help
Un alternarsi di luci in strada e nelle casa, un albero di natale addobbato ospita alla sua base la schiera di pacchetti e regali, una natività con grotta, Madonna, Giuseppe, bue ed asinello ad attendere la nascita.
L’aria per le strade è densa di profumi, di pietanze, impregnata di buono, nulla manca all’appello ed il bello è proprio quello. Un magico Natale che non immagineremmo altrimenti, magico e Natale.